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COME NASCE IL PELLEGRINAGGIO NOTTURNO A PIEDI A JADDICO.
Manca solo poco più di un mese per il prossimo pellegrinaggio notturno. Come sapete, questo pellegrinaggio si fa sempre il primo sabato di giugno. Quest’anno cade il primo giorno del mese, vigilia del “Corpus Domini”.
Alcuni anni fa avevo parlato di questa iniziativa con alcune associazioni, per estendere l’invito anche a coloro che non sono in salute, ma senza ottenere alcun esito positivo. Era il tempo in cui ancora lavoravo e, il tempo a disposizione era tanto poco e tanto prezioso. Scoraggiato da questo risultato avevo messo da parte l’idea, pur conservando un forte desiderio di vederla realizzata. Ed ecco che quest’anno arriva un mio amico, Mimino, il quale è disposto ad aiutare e a farsi promotore perché questo pellegrinaggio venga esteso anche agli ammalati. Una cosa bellissima se si riuscisse a realizzare. Un desiderio del cuore, confermato dal fatto che durante la settimana, ormai da anni, con alcuni esponenti della (nuova) Pia Associazione dei Servi della Madonna, andiamo nelle case degli ammalati e, con loro ci fermiamo per un breve momento di compagnia e per il rosario.
Ma come nasce il pellegrinaggio notturno a Jaddico?
Semplice!, basta saper cogliere, e sentire che c’è qualcuno che bussa alla porta e aspetta ….. Basta prestare ascolto. Fuori era ancora buio, ma accesa era la mia radio. Ero sintonizzato su “radio Maria” quando sentii parlare di un importante pellegrinaggio notturno che parte da Macerata e fa tappa a Loreto. E perché non fare anche noi un pellegrinaggio notturno?, mi sono detto, giacché a Jaddico la Madonna ha chiesto una preghiera di notte?!Naturalmente ne ho subito parlato con Padre Innocenzo, l’allora Superiore del Santuario di Jaddico. Era fine novembre 2006, avevo pensato che questa idea si potesse realizzare per la notte dell’Immacolata, per l’8 dicembre di quello stesso anno; ma poi, con Padre Innocenzo ci siamo detti che questa cosa avrebbe creato confusione, in considerazione del fatto che in quella data viene promosso il pellegrinaggio notturno automobilistico. Sembrava un’idea cancellata dalla mente, ma pochi mesi dopo, cinque, torno sull’argomento con Padre Innocenzo. Questa volta propongo il pellegrinaggio notturno per il primo sabato di giugno.
– Perché, mi chiede Padre Innocenzo, proprio il primo sabato di giugno?- Perché il 27 di maggio, quando andiamo a piedi a Jaddico, siamo sempre più di sempre e, per questo motivo, posso dirlo ad un maggior numero di persone.
– Si, mi rispose. Ebbi il suo consenso.
Presto gli portai la bozza di una locandina, realizzata in maniera molto casalinga, alla quale avevo dato come titolo: “Primo pellegrinaggio notturno a Jaddico”.
Gli chiedevo aiuto perché me la correggesse, e lui dopo aver corretto qua e là, mi cancellò la parola “Primo”. Per cui: “Pellegrinaggio notturno a Jaddico.”
Intanto la data del pellegrinaggio si avvicinava ed io ero sempre più preoccupato.
Se si presentano poche persone, mi dicevo, come mi potrò giustificare con la richiesta di aiuto fatta alla Polizia Municipale e alla Croce Rossa Italiana, che in quel tempo ci scortava in maniera gratuita?
Pregai il Signore perché a quel pellegrinaggio si presentassero almeno trenta – quaranta persone.
Quando la sera, di quel primo sabato di giugno, arrivai sul luogo della partenza, c’erano già più di quaranta persone ad aspettare.
Quella sera, in quel primo pellegrinaggio notturno, lungo il percorso, come sempre accade, altre persone si sono unite alla fila dei pellegrini e, al di là di ogni previsione, eravamo in 135. Era il 2 giugno 2007.
L’anno successivo, tornai sull’argomento con Padre Innocenzo. Il titolo riportato sulle nuove fotocopie da distribuire per promuovere il nuovo pellegrinaggio del primo sabato di giugno era: “Secondo pellegrinaggio notturno a Jaddico”.
Padre Innocenzo ebbe un momento di stupore, ma non disse nulla. Non si aspettava che riproponessimo l’esperienza del pellegrinaggio notturno. Era però molto contento, anche se non lo dichiarò apertamente. Ancora una volta si confermava essere l’uomo silenzioso che conoscevo. Questa volta non mi cancellò la parola “Secondo”.
Come ho già detto, la Madonna ha chiesto una preghiera notturna, ma non ha spiegato perché.
I Servi della Madonna, quelli storici, i fondatori, dopo aver costruito la chiesa, non hanno mai chiuso i portoni posti all’ingresso del Santuario. Non li hanno mai chiusi nemmeno di notte. Mai.
Hanno così dato la possibilità a chiunque di poter andare anche di notte a Jaddico, dalla Madonna, per raccontarLe le proprie preoccupazioni, o per ringraziarLa e per poter recitare un’Ave Maria
Ancora oggi ci capita, quando ogni sabato notte siamo a Jaddico per il Rosario, di trovare o di veder arrivare persone che tirano fuori la propria corona e mettersi in preghiera con noi.
“Portami ceri e fiori”, ha detto la Madonna a Teodoro. Portami, cioè, le tue preghiere i tuoi sacrifici
I ceri siamo noi. Se abbiamo la fede siamo luce.
I fiori siamo noi. Se c’è un profumo è quello della vita santa dell’amore. Una persona che ama vale molto di più di un fiore che profuma.
Queste le parole che ci ha detto il Vescovo Rocco Talucci, quando alcuni di noi, “Servi della Madonna”, il 16 novembre scorso, siamo andati a salutarlo a chiusura del suo mandato pastorale.
Tonino
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Mix foto vari pellegrinaggi notturno a giugno
……. in costruzione ……….