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Accadde il 7 settembre 1962

Dal diario di Giuseppina (moglie di Teodoro)

7 settembre 1962
Andammo a Jaddico, eravamo 11 persone.
 
Teodoro si avvicinò al quadro della Madonna, in quel momento sentì un rumore provenire da dietro il muro. Incuriosito volle affacciarsi dietro il muro per capire cosa avesse provocato quel rumore. Vide su di un tufo la Madonna in piedi, con le mani aperte all’ingiù. Dalle mani uscivano dei raggi luminosi.
Di colpo lui si inginocchiò, si mise le mani in faccia e piangendo recitava l’Ave Maria.
In quel mentre sentiva dire della Madonna: Figlio mio tutto ciò che vedrai tu, non possono vedere anche gli altri, cerca dell’acqua mia e la troverai.”
Tutti noi presenti vedemmo soltanto i raggi che uscivano della Madonna, la zona era tutta illuminata. Appena scomparve la Madonna diventò tutto buio, e Teodoro rimaneva male circa per 15 – 20 minuti.

Il prossimo giorno 7 è il primo sabato del mese.In questa giornata la Madonna, in carne ed ossa, appare a Teodoro. Gli parla, gli dice che non tutti potranno vedere ciò che lui vede.

Ancora una volta, la Madonna ricorda a Teodoro di cercare l’acqua.”Cerca l’acqua mia e la troverai.”

La notte del 17 ottobre 1962 Teodoro D’Amici sogna che lavorando al rustico di Jaddico, uno schizzo di calce lo colpisce in un occhio e teme di perdere la vista e sente la voce della Madonna:

“Vai da quella parte, troverai l’acqua mia, lavati gli occhi e tutto passerà”.

L’invito della Madonna si ripete ancora il 5 Novembre 1962: ” cerca l’acqua mia… la troverai!”

Solo il 21 Novembre nella melma del canale adiacente il Muro di Jaddico Teodoro vedrà quattro polle di acqua limpida che sgorgano da sotto un blocco di cemento. Farà costruire delle vasche di raccolta e con una pompa porterà l’acqua a disposizione dei pellegrini.

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Il 27 Novembre 2022 la fonte è riportata allo stato originale I fatti narrati in questo video sono un’estrapolazione della testimonianza fatta da Tonino D’Amici (figlio del veggente di Jaddico) ai giovani frati Carmelitani